Gazzetta del Mezzogiorno del 2 febbraio 2003

Salentino, col cuore in Brasile


TRICASE - Cinquemila bambini delle più sperdute «favelas » brasiliane devono un pezzettino del loro futuro ad un distinto signore originario di Tricase, insignito di recente del «premio della bontà», la «Melvin Jones Fellow» e cioè la più alta onorificenza conferita dalla Fondazione Lions Clubs International. Questa è la storia di Valerio Manieri, ed è una storia nella quale anche le date hanno un ruolo importante.

Iniziamo, quindi, dal principio. Sono trascorsi esattamente cinquant’anni da quando Manieri lascia per sempre il Salento: come tantissimi giovani non solo dell’epoca pensa che questa terra, dalla natura così generosa, sia però avara di opportunità di lavoro. I fatti gli daranno ragione visto che diventerà uno dei dirigenti più in vista della Sip, poi Telecom, della Lombardia.

Ma passiamo a undici anni fa, quando muore, inghiottito dalla acque del Rio Negro in Amazzonia, Carlo Marchini. Innamorato del Brasile e di quelle moltitudini di bambini poveri e abbandonati, Marchini aveva deciso di impiegare la sua esistenza per aiutare i missionari Salesiani, magari rimanendo lì per sempre. Entrambi i desideri si sono realizzati. Marchini riposa nel piccolo cimitero della Missione di São Gabriel. I suoi amici di Brescia, tra i quali proprio Valerio Manieri, hanno raccolto il testimone fondando un’associazione dedicata alla sua memoria.

E in pochi anni i soci sono diventati 2700, sparsi in tutta Italia. Ora, dopo un decennio, è tempo di bilanci: cinquemila bambini assistiti; attualmente tremila piccoli brasiliani ricevono giornalmente una colazione ed un pasto caldo, assistenza sanitaria, indumenti, ripetizione scolastica, svolgono attività ricreativa e sportiva, frequentano corsi di taglio e cucito,maglieria, estetica, artigianato, informatica.

«Un ragazzo di Belo Horizonte - dice Manieri con malcelata soddisfazione - si è già laureato in architettura e altri sono a buon punto negli studi universitari

». E poi, sempre insieme ai Salesiani, crescono ospedali, oratori, centri di accoglienza e iniziative per togliere i bimbi dalle strade.

Manieri, segretario dell’Associazione così saluta il Salento: «Sono rimasto legatissimo a Tricase dove i miei genitori, papà Francesco, veterinario, e la mamma Madia, insegnante elementare, erano molto conosciuti. Ma anche al mare di Santa Caterina e alle tante amicizie che ancora conservo a Lecce e Nardò. Speriamo che anche da lì arrivi qualche adesione alla nostra Onlus!».

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