Dal Giornale di Brescia del 14 Ottobre 2011

Nuvolera - La passione per le 500 guida "La Contea" alla solidarietà.


Nuvolera
La passione per le 500
guida «La Contea»
alla solidarietà

NUVOLERA La solidarietà viaggia sulle Fiat 500 storiche e, attraverso l'attività del Club la Contea di Nuvolera raggiunge le langhe sconfinate del Mato Grosso, in Brasile. Il sodalizio bresciano, a cui fanno capo centinaia di appassionati della mitica Cinquecento Fiat, guidato dal vulcanico Giuliano Maggini, ha posto in essere da tempo un'iniziativa sociale di alto spessore, avviando l'adozione a distanza di quattro bambini, permettendo loro non solo di accedere alle cure sanitarie necessarie a determinate latitudini, ma anche di avviare un percorso di studi che li condurrà ad una formazione universitaria determinante per lo sviluppo della loro stessa comunità.
Un segno tangibile per dimostrare come passione e sensibilità verso i bisogni possono essere due facce della stessa medaglia, condividendo progettualità sociali che potrebbero essere un esempio da seguire per molti sodalizi. Un modo maturo per perseguire la convivialità, per costruire raduni e manifestazioni motoristiche allargate a centinaia di veicoli, nella sola voglia di trascorre insieme del tempo finalizzando l'impegno ad una nobiltà dal sapore antico che per questo attribuisce ancor più merito a questi «ragazzi» un poco attempati di Nuvolera. A ricevere l'altra sera l'abbraccio dei soci del Club la Contea, in occasione del compleanno di due gemelli tra i quattro bambini adottati a distanza è intervenuto mons. Neri Josè Tondello, Vescovo della diocesi di Juina, un territorio pari a circa un terzo dell'Italia, referente dell'associazione bresciana «Carlo Marchini onlus», da oltre vent'anni sostenitore di un impegno sempre vivo «a fianco dei salesiani per aiutare i bambini poveri del Brasile» come spiega uno dei rappresentanti, Valerio Manieri. Così l'altra sera, nell'accogliente spazio offerto dalla Trattoria Gardesana, il Vescovo si è incontrato con il Club ed ha ricevuto l'abbraccio dei soci, con tanti regali da portare ai ragazzi e la promessa del rinnovato entusiasmo nel rinverdire l'impegno del sostegno a distanza. Un segnale luminoso nel deserto opaco dei valori che da tempo affoga troppi cuori. ro. ma.

 

 

 

 

 

 

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