Alcune centinaia di bambini poverissimi hanno ora un punto di riferimento nel «Centro giovanile don Giovanni Pini», inaugurato da poco nella cittadina di Aparecida de Goiania, una piccola cittadina poco distante da Brasilia, la capitale del grande paese sudamericano. Il centro è stato costruito su un terreno donato dal comune di Aparecida all’Associazione bresciana «Carlo Marchini per le opere salesiane a favore dei bambini poveri del Brasile». Centinaia di bambini che vivono in una delle zone più povere della città si recano ogni girno al centro per avere l’illusione di avere una casa, anche se condivisa con moltissimi altri coetanei. Sono bambini che spesso non hanno una famiglia e un punto di riferimento per crescere. Così ad Aparecida le suore salesiane spesso sono costrette a sostituirsi ai genitori mancanti, per evitare che i piccoli trascorrano la loro infanzia abbandonati a loro stessi sulla strada. Come ad Aparecida, così anche in molte altre zone del Brasile in cui l’Associazione «Carlo Marchini» è riuscita ad aprire oratori e centri di accoglienza, sempre gestiti in stretta collaborazione con i missionari salesiani. Il centro di Aparecida è stato realizzato grazie all’aiuto concreto dei soci Luisa e Guido De Aloe ed è stato intitolato a don Giovanni Pini, sacerdote bresciano che ha dato grande impulso ai pellegrinaggi religiosi ed è scomparso a Lourdes nel giugno di due anni fa. L’attività dell’Associazione - nata una decina di anni fa dopo la tragica morte di Carlo Marchini nelle acque del Rio Negro, nel nord del Brasile - è ormai presente in molte zone del Paese. Il contributo delle migliaia di soci, attraverso il metodo delle adozioni a distanza, permette di aiutare moltissimi minori e le loro famiglie. A Jacarezinho, una delle favelas più grandi di Rio de Janeiro, 750 bambini frequentano la scuola del Salesiani. Nella cittadina di Barbacena l’Associazione si è impegnata per migliorare le condizioni di vita di moltissimi bimbi, contribuendo a portare la luce e l’acqua nei quartieri più poveri. E molti sono anche coloro che hanno beneficiato della generosità e dell’attività di volontariato svolte dai soci dell’Associazione nelle strutture realizzate a Pinehiro Grosso, a Nova Contagem o, al nord, alle foci del Rio delle Amazzoni, a Manaus e a Sao Gabriel da Cachoeira. A Sao Gabriel, la località in cui perse la vita Carlo Marchini, i bambini vengono aiutati dal 1992 nella scuola «Dom Bosco» diretta da padre Nilton. A questi, si sono aggiunte le 86 bambine che vivono nel quartiere Dabaru e che vengono seguite dalle suore salesiane. Ancora, sempre nella zona, la «Carlo Marchini» aiuta i missionari che gestiscono il collegio Sao Gabriel in cui vivono 1400 ragazzi per frequentare l’intero ciclo scolastico. Per informazioni sull’attività dell’Associazione si può telefonare allo 030322141 oppure collegarsi al sito www.carlomarchinionlus.it