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Le adozioni a distanza permettono a molti bimbi di mangiare tutti i giorni
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Migliaia di bambini in tutto il mondo vengono aiutati grazie al sostegno delle «adozioni a distanza». Malgrado il nome, tuttavia, non si tratta di vere e proprie adozioni nel senso legale del termine; piuttosto, sostegni economici grazie ai quali i piccoli possono mangiare ed andare a scuola. Sostegni che, in genere, vengono inviati attraverso associazioni di volontariato che si appoggiano a missioni od organizzazioni non governative che operano nei Paesi poveri. Molte sono le Associazioni che si avvalgono di tale metodo per contribuire concretamente alla crescita e all’educazione dell’infanzia. Tra queste, nella nostra città è operativa da quattordici anni l’«Associazione Carlo Marchini per le opere salesiane a favore dei bambini poveri del Brasile». Si tratta di una onlus che nei giorni scorsi, all’indomani della tragedia che ha colpito l’Asia sud-orientale, ha immediatamente inviato 50 mila euro ai salesiani che ospitano i piccoli orfani di quella zona. La «Carlo Marchini», nata dopo la morte di Carlo nelle acque del Rio Negro nel nord del Brasile, cresciuta anche nel ricordo di Eleonora Veschetti prematuramente scomparsa e molto legata ai bambini brasiliani, consente oggi ad oltre 5.000 bambini di sperare in un futuro diverso da quello dei loro padri alcolizzati e delle loro madri emarginate. Quando Carlo Marchini partì per il Sud America non pensava certo di non tornare più; Eleonora Veschetti, quando adottò un bambino mai visto, Leonardo, non immaginava di aprire la strada a centinaia di adozioni come la sua. Moltissime le opere concrete da quell’inizio 2001: una lavanderia comunitaria è stata costruita in una favela di Barbacena; nuove aule sono state realizzate nell’esistente centro salesiano ed un campo di calcio; una casa è stata acquistata a Belo Horizonte per ospitare i ragazzi di strada, ed infine, il 15 gennaio 1995 è stato inaugurato un grande centro di accoglienza - dedicato alla memoria di Eleonora Veschetti - costruito nel quartiere povero della «Cohab» di Barbacena, grazie all’impegno dei suoi familiari che alla sua morte hanno invitato gli amici di Eleonora ad onorarne la memoria «adottando» un bimbo a distanza. Obiettivo dell’Associazione è quello di aiutare la crescita e l’educazione del maggior numero possibile di bambini poveri, affidandoli a distanza a chi volesse condividere gli scopi dell'Associazione. Questi bambini, sotto la direzione di sacerdoti e suore salesiane, vengono assistiti e seguiti nei loro bisogni e nella loro crescita. Grazie alla generosità di amici, sparsi ormai in tutta Italia, diverse opere sono state realizzate per consentire un concreto aiuto alla moltitudine di bambini e giovani privi di tutto. L’Associazione sta anche pensando alla realizzazione di una scuola per preparare artigiani, finanziando corsi per maglieria, cucito, parrucchiera, elettricisti, idraulici e muratori. Con l'aiuto dei soci sono state concesse borse di studio a ragazzi particolarmente meritevoli: uno si sta laureando in architettura, uno frequenta la facoltà di ingegneria ed un terzo sta conseguendo il brevetto di pilota. Per aiutare un bambino per un anno viene chiesto un contributo di 200 euro, sui quali è concessa la detrazione discale del 19% prevista per le onlus.
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