Settembre 2020
La vita delle popolazioni indigene (3-4)
Dagli appunti di viaggio di Patrizia Brocchetti, volontaria dell’Associazione Carlo Marchini, scopriamo la vita delle popolazioni indigene che abitano lungo il fiume Rio Negro, nello Stato di Amazonas, nel quale sono attivi i progetti di sostegno a distanza con le comunità salesiane di Santa Isabel do Rio Negro, Pari Cachoeira, Nova Fundação, Iauaretē.
Nova Fundação.
Una mattina, con le suore, mi sono imbarcata sulla lancia e da Parì Cachoeira ho disceso il Rio Tiquié, approdando a Santa Lucia. Da lì, su un trattorino, ho percorso un tracciato accidentato in piena foresta e sono arrivata a Nova Fundação, primo centro salesiano sostenuto dall’Associazione in quella zona. L’abitato è composto solo da persone di etnia hupda, generalmente nomadi che, però, qui si sono insediate in modo definitivo. Grazie infatti al lavoro di sensibilizzazione delle suore Salesiane hanno preso coscienza del concetto di cittadinanza. Alcune famiglie vivono ancora all’interno della foresta, poco lontano dal centro abitato, per poter accedere più velocemente ai piccoli campi che coltivano per sopravvivere (sono le cosiddette “roças”).
Il villaggio è composto da un grandissimo sterrato vagamente quadrangolare con intorno le case. Ve ne sono di chiuse con cortecce d’albero e di aperte con teli fissati ai pali. Poi c’è la scuola fino al quarto anno, la veranda per le riunioni comunitarie e la preghiera e, infine, l’infermeria. (continua)
Giunta a Nova Fundação ho incontrato le famiglie che affollano il centro salesiano e, fra i bambini, ho riconosciuto Vanduì che, tempo prima, era caduto in un catino di mandioca fermentata, scottandosi tanto da dover essere trasportato a Manaus per essere curato.
Uno degli scopi della visita periodica era il controllo medico degli ammalati e la consegna di alcune medicine alla responsabile del villaggio. Così, al seguito di suor Rosi, abbiamo fatto tappa in molte abitazioni dove ho potuto osservare la preparazione di alcuni cibi tipici e abitudini. Quando interloquivo nel mio stentato portoghese, con tutti i miei errori suscitavo con grandi risate nei bambini. Sono un popolo molto allegro e spontaneo. Nella loro grande povertà si divertono con poco e sono assai affettuosi.
Da qui, scendendo in barca lungo il fiume, sono andata con suor Rosi a Barreira Alta per controllare lo stato di alcune persone malate. Questo nucleo è abitato da una etnia più evoluta, con una maggiore organizzazione sociale e abitazioni più protette. (continua)
Per tutti gli amici dell’Associazione Carlo Marchini
Anche quest’anno vi chiediamo di donarci il 5 x mille. Un aiuto che a noi permette di portare a compimento un progetto in più. A voi, come sempre, non costa nulla e per noi è un contributo prezioso.
Nella casella della dichiarazione dei redditi destinata al sostegno al volontariato, scrivete il nostro codice fiscale 98054510171
Il sostegno a distanza
Tanti sono ancora i bambini privi di tutto e, per questo, l’impegno dell’Associazione Carlo Marchini continua.
Chi volesse aiutare i bambini brasiliani in condizioni disagiate può aderire ai progetti di sostegno a distanza attivi, chiamando la segreteria adozioni al tel. 030 3757396.