Maria Eugenia Lombardi Platto é una persona di cuore, concreta, forte, generosa, che ben rappresenta lo spirito delle donne bresciane: poche chiacchiere, principi ben saldi e tanti fatti.
A Brescia, da sempre, la solidarietà é fatta di gesti concreti, semplici. In questo Eugenia ha fatto tesoro delle sue origini in un piccolo paese alle porte della città, del ricordo della povertà del dopoguerra, ma anche della forza, della speranza, della fede, dell'aiuto reciproco. Per questo ancora oggi a 65 anni, non sa resistere davanti ad una persona in difficoltà, davanti alle ingiustizie. Ma niente gesti altisonanti, né elenchi di riconoscimenti ufficiali: ha vissuto e vive nello spirito della massima evangelica: "avevo fame e mi avete dato da mangiare..." e, oggi, naturalmente, le sue energie si rivolgono soprattutto verso i più poveri, gli extracomunitari, che, al di là di ogni parere, sono una vera emergenza.
"Si potrebbe impedirgli di arrivare - dice Eugenia - ma una volta che li lasciamo entrare, non possiamo ignorarli come se non esistessero. Dobbiamo cercare di aiutarli a vivere e a crescere nei loro Paesi, ma chi é qui, spesso senza documenti e senza possibilità di lavoro legale, non puòessere dimenticato o chiuso in un ghetto. Dobbiamo aiutarli ad integrarsi nella nostra società, se non vogliamo abbandonarne molti alla delinquenza o all'odio".
E in tal senso Eugenia ha per alcuni anni contribuito alla preparazione e spedizione di container destinati a suore missionarie comboniane impegnate nei lebbrosari e a volontari italiani in Uganda, sostenendo anche progetti di sviluppo agricolo e sociale dello SVI (Servizio Volontario Internazionale) e organizzando manifestazioni per la raccolta dei fondi necessari. Inoltre, sostenitrice da sempre dei gruppi Caritas locali, ha attivamente coadiuvato la parrocchia della Noce nella spedizione di aiuti in Albania, ex-Jugoslavia ed ex-Unione Sovietica.
D'altra parte, quello di Eugenia é un impegno antico, iniziato in tempi non sospetti, nei lontani anni '70, quando l'immigrazione non era ancora un problema e per le strade di Brescia non c'erano "vuccumprá". I primi senegalesi che giunsero - ricorda - erano due studenti, Ndongo e Abdou, che dovevano mantenersi agli studi e avevano bisogno di un po' d'aiuto, di un tetto. Sono riusciti a diplomarsi, uno anche a laurearsi, e a tornare nel loro Paese di origine, portando le preziose competenze acquisite e la riconoscenza per l'Italia.
Dopo questo primo intervento, per Eugenia é stato un continuo susseguirsi di azioni a sostegno dei piú deboli: chiunque, in reale difficoltà, si presentava a lei veniva aiutato in qualche modo: o trovare una casa o una sistemazione, a fare pratiche e documenti, a trovare un lavoro. Tanti i 'casi' affrontati, ognuno con storie che potrebbero diventare un romanzo, come quello di un bimbo, figlio di un italiano e di una ragazza creola francese, abbandonato dal padre ancora prima della nascita e accolto in casa come un vero nipote da quando aveva un anno; o quello di due Romeni disperati, ospitati per settimane perché senza un posto dove andare... E a Eugenia poco importa se poi uno ha cercato di portarsi via l'argenteria e l'altro ha cercato di scucire soldi con mille bugie... "Purtroppo -dice -non sempre le storie sono a lieto fine, ma come diceva un amico missionario, i poveri non sono più buoni degli altri, non si può chiedergli anche quello".
Da anni la casa di Eugenia funge da centro di smistamento degli aiuti che arrivano da tutta la provincia e oltre: medicine, cibo per bambini, vestiario, giocattoli... E infatti riuscita a creare una rete di solidarietà che permette di sfruttare al meglio ogni risorsa disponibile in qualsiasi momento se ne presenti la necessità. Un amico vuole disfarsi di una cucina ancoro in buono stato? Ecco, Eugenia sa chi ne ha bisogno e ne sta cercando una...
Questo infaticabile impegno personale della signora Lombardi Platto ha una svolta 'pubblica' nel
In oltre quindici anni di attività l'Associazione ha realizzato moltissime opera: oratori, centri giovanili, pensionati temporanei e case-famiglia per ragazzi e ragazze di strada, scuole, ambulatori in più di venti città e cittadine brasiliane e presso alcune tribù di indios Yanomami. Attualmente sostiene il mantenimento, le cure e l'istruzione di circo 3000 bambini, presso i centri salesiani.
Un'azione che dall'iniziale impegno personale di alcuni amici ha portato oggi
Ma lo spirito di solidarietà Eugenia l'ha espresso anche in altri settori: ho fatto anche politico, nel senso alto del termine, battendosi come membro degli organi collegiali scolastici e dell'AGESC (Associazione Genitori ScuoIe Cattoliche) in favore del riconoscimento della Scuola cattolica; é stola per oltre un ventennio Segretaria dell'Associazione ex-alunni del!'Istituto Tecnico Agrario G Pastori di Brescia, organizzando incontri, manifestazioni, borse di studio per studenti bresciani meritevoli e bisognosi. Insomma una vita finalizzata al sociale e sempre vissuta in fedeltà al suo credo: rispondere senza scuse ai meno fortunati; operare concretamente e attivamente, stimolando con il proprio esempio anche gli altri a fare; operare nella società civile arrivando "dove le istituzioni non riescono ad arrivare...,".