dal Giornale di Brescia del 11/12/2007

In Burkina il container della solidarietà


Un container di generosità. Sta arrivando a Koupelà, villaggio nel cuore del Burkina Faso. È il risultato concreto della passione, del lavoro, della determinazione del dottor Gualtiero Danieli e dei suoi amici Marzio Malcisi e Carlo Catarina, ma soprattutto di tutti coloro che hanno sposato la loro missione: «Ospedali in Burkina». Partito dal porto di Genova sarà il 13 dicembre a destinazione: una Santa Lucia speciale per i bambini, le donne, gli uomini di uno dei Paesi più poveri del Terzo Mondo. Una volta aperto, il «Popolo degli onesti» (così come definito nel libro fotografico realizzato per la raccolta dei fondi) troverà una sala operatoria, gli apparecchi per la sterilizzazione dei ferri e degli strumenti operatori, un generatore, un ecografo, una macchina per raggi, ma anche una jeep per muoversi e coprire quelle distanze percorse solitamente a piedi, in mezzo alle difficoltà, e un’ambulanza ricondizionata per i trasporti più urgenti: per arrivare in tempo all’appuntamento con una probabile salvezza. Il materiale inserito nel container è stato acquistato con i fondi raccolti dalla vendita del libro, ma è anche il frutto delle donazioni e della generosità dell’associazione «Cuore Amico», della «Carlo Marchini», della Metra spa, della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, del Credito Artigiano, della Banca Artigianato e Industria e della Banca Credito Cooperativo Bedizzole, Turano e Valvestino; degli Spedali Civili di Brescia, dell’Università degli Studi, del Centro Fleming, del Gruppo San Donato e del San Camillo.

Ad un anno esatto dal lancio della sfida, il popolo di Koupelà, grazie al contributo di tutti questi soggetti e all’intervento di numerosi benefattori, avrà a disposizione un ospedale funzionante. Potrà cominciare a rivolgersi ad una struttura vera e a personale preparato. Non a quegli stregoni che hanno sino ad ora rappresentato l’unica speranza (spesso mal riposta) di salvezza.

Per attivare il nuovo ospedale di Koupelà, realizzato all’interno di una struttura delle suore Camilliane, il dottor Gualtieri passerà Natale e Capodanno in Burkina. Con lui personale tecnico e altri medici. Una volta avviata la struttura, non cesserà certo l’impegno della Onlus bresciana. Anzi. Nei dodici mesi di vita Gualtieri, Malcisi e Catarina hanno raccolto diversi fondi e riempito un capannone di materiale che sarà oggetto delle prossime spedizioni: frigoriferi, lettini operatori e altri macchinari nuovi o ricondizionati, ma perfettamente funzionanti, sono pronti per essere imbarcati e destinati a Koupelà.

Al di là delle attrezzature, «Ospedali in Burkina Onlus» ha in animo altre iniziative. Oltre alle adozioni a distanza, che si sono tradotte in pasti, vestiti e istruzione per una cinquantina di bimbi, l’associazione vuole realizzare una struttura per dare ospitalità ai medici che, a turno, scenderanno in Burkina per far funzionare l’ospedale e istruire direttamente a Koupelà infermieri che siano un giorno, nemmeno troppo lontano, in grado di gestire la struttura e completare la missione: dare al «Popolo degli onesti» la possibilità di esercitare il suo diritto alla vita
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