Carlo Marchini Onlus
Dal Giornale di Brescia del 17 ottobre 2010

Il ponte con il Brasile al volante della 500


Direttore responsabile: Giacomo Scanzi | 17 ottobre 2010  | Il tuo profilo
Edizione: 17/10/2010   testata: Giornale di Brescia   sezione: garda e valsabbia
Nuvolera Il ponte con il Brasile al volante della 500
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Mons. Tondello, il secondo da destra, ospite a Nuvolera
NUVOLERARiunione particolare per gli associati del club «La Contea» nei giorni scorsi alla Trattoria Gardesana di Nuvolera. Oltre ai membri del gruppo, infatti, era presente il vescovo di Juina, nel Mato Grosso, monsignor Neri Josè Tondello, colui che coordina le opere sociali della Diocesi brasiliana.
In mancanza della presidente dell'associazione «Carlo Marchini Onlus», Maria Eugenia Lombardi Platto, ad accompagnare la delegazione sudamericana c'era il collaboratore Valerio Manieri. A fare gli onori di casa don Dino Martinelli, vicario di Vestone, socio del club locale delle Fiat 500 storiche.
Perchè questo incontro? Lo scorso anno il Club decise di adottare tre fratellini di Juina, cittadina dell'interno del Mato Grosso, nel poverissimo quartiere della Palmiteira, e tramite l'Associazione Carlo Marchini (che ha sede a Brescia in via Baitelli 28, numero di telefono 030 322141) iniziò questa opera a favore di quei tre bambini. Monsignor Tondello ha portato a Nuvolera la sua testimonianza, mostrando immagini del posto nel quale vivono i bambini e raccontato la loro triste storia. L'attività dell'Associazione Carlo Marchini prese le mosse da una tragedia. Carlo Marchini era un giovane come tanti. In vacanza in Brasile aveva portato un piccolo contributo, raccolto tra amici, ad un missionario salesiano sul Rio Negro, in Amazzonia; mentre faceva il bagno nel fiume con i ragazzini della missione, venne risucchiato da un gorgo e non è più tornato. Era il 2 gennaio 1992.
Dopo quella disgrazia otto amici di Carlo decisero di fondare un'associazione per ricordarlo, insieme ai salesiani brasiliani. Da allora ne è stata fatta tanta di strada e molti sono i bambini adottati da bresciani generosi, ma quello che ha colpito monsignor Tondello è stata la generosità inaspettata da parte di un gruppo di amici appassionati delle mitiche Fiat 500, e visto che si trovava in Italia per alcuni giorni, ha chiesto di poterli incontrare.
Valerio Manieri e Fabio Beccalossi hanno organizzato la serata e al vescovo Tondello sono state consegnate delle magliette con stampato il loro nome per i tre bambini, due dei quali hanno proprio compiuto i dieci anni lunedì 4 ottobre.
Giuliano Maggini
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