Carlo Marchini Onlus

Gli auguri di Natale 2003


Carissimi Amici,

quando dodici anni fa abbiamo iniziato, mai avremmo pensato di arrivare ad aiutare più di cinquemila bambini. La filosofia della nostra Associazione può essere riassunta in ciò che scrive Guido  , sul Corriere della Sera del 18 Gennaio 2003, a proposito dell’adozione a distanza:“Non è che l’Occidente possa cavarsela così. Ma se ognuno di noi cominciasse a farsi carico di un figlio lontano, qualcosa davvero comincerebbe a muoversi”; non solo, con meno di un caffè al giorno, quel bambino, dall’altra parte dell’oceano, può sperare per il suo futuro, ma, rimanendo nel proprio paese, potrà anche migliorarlo un giorno. Gli esempi significativi da parte dei nostri soci sono tanti: molti hanno donato ad un figlio, ad un nipotino che nasce “un fratellino lontano”. Qualcuno ha rinunciato al pranzo di battesimo o alle bomboniere di matrimonio e ci ha devoluto l’importo risparmiato. Una classe di ex allievi del Liceo Manzoni di Milano ha adottato dodici bambini di Aparecida de Goiânia. Per il terzo anno consecutivo, l’Associazione “Note per il Mondo Onlus” ci devolve il ricavato di un concerto lirico, organizzato dal bravissimo soprano Paola Moroni, e ciò ci consente di finanziare l’attività artistica del Centro Giovanile don Giovanni Pini. Continua la presenza nelle varie manifestazioni locali di un nostro stand, dove Daniela Lazzari mette a disposizione oggetti, da lei creati, che vende a nostro favore pubblicizzando l’Associazione.

L’opera svolta dalla nostra Associazione a favore dei bambini poveri brasiliani ci ha fruttato l’invito a partecipare alla trasmissione “Cristianità”, trasmessa in diretta su Rai International. Con noi anche il Vicario del Rettor Maggiore dei Salesiani, don Luc Van Looy.

Nell’occasione, siamo stati affettuosamente accolti a Roma da don Pascual Chavez Villanueva, Rettor Maggiore e da Madre Antonia Colombo, Madre Generale delle Suore salesiane, che hanno manifestato il loro grandeapprezzamento per l’opera svolta, spronandoci a continuare.

Associazione Carlo Marchini-Onlus

per le opere salesiane a favore dei bambini poveri del Brasile

Vi informo inoltre che avremo l’onore di apparire sul Calendario Storico 2004 dell’Arma dei Carabinieri, che ci devolverà una parte del ricavato degli abbonamenti alla propria rivista“Il Carabiniere”.

Sono rientrati in questi giorni da un lungo viaggio in Brasile il nostro infaticabile segretario Valerio Manieri e gli amici che con lui hanno visitato tutti i nostri Centri: nelle prossime pagine vi parleranno della loro felice esperienza. Un particolare ringraziamento a Patrizia Brocchetti che dedica molte ore di volontariato alla segreteria della nostra associazione, insieme a Valerio.

Ringrazio infine tutti voi amici che ci seguite nel nostro lavoro e che ci sostenete con la vostra generosità; su di essa facciamo ancora e sempre affidamento. Soltanto così ci è consentito di proseguire nell’opera iniziata.

Buon Natale e Buon Anno a tutti Voi ed alle Vostre Famiglie.

Brescia, Natale 2003

Associazione Carlo Marchini Onlus

Il Presidente M. Eugenia Lombardi Platto

São Gabriel

Taracuà

Abaetetuba

Manaus

Juina

Nova Contagem

Rio de Janeiro

Barbacena

Anapolis

Belo Horizonte

Maturacà

Ap. Goiania

São Paulo

Contagem zione (1.038 persone) di indios

Yanomami che vivono là intorno.

A Taracuà, raggiungibile solo con almeno 8 ore di barca da S. Gabriel, navigando fiumi immensi in mezzo alla foresta amazzonica,

abbiamo ammirato l’allegria e la vitalità della instancabile infermiera suor Rosi, che lavora “36 ore al giorno” nel piccolo ospedale di cui è responsabile.

Abbiamo visto casette di mattoni coperte da lamiera e baracche di compensato, cartone e sacchi neri di plastica di chi, appena immigrato in una località nella speranza di un lavoro, non ha altro per ripararsi.

Abbiamo visto persone, su una discarica, aspettare i camion dell’immondizia per cominciare la ricerca nella spazzatura.

La casetta di Ana Paula è crollata nella stagione delle piogge e la mamma lavora anche il sabato e la domenica per comprarsi mattoni e cemento.

La mamma di Taìs è invece già riuscita a mettere in piedi una casetta per sé ed i quattro figli: non più di 35 metri quadrati, mattoni forati a vista, niente vetri alle finestre.

La mamma di Samara ha perso da poco il lavoro ed è preoccupata: ha quattro figli anche lei ed un marito lontano che non l’aiuta.

La mamma di Lucilene era invece felice perché il marito, dopo quattro anni di disoccupazione, aveva finalmente trovato un lavoro fisso.

Poche e piccole storie, fra le tante, che ci sono state raccontate con semplicità.

Nelle città, dove la povertà appare più povera e più sporca e dove spesso si associano problemi di droga, violenza e prostituzione, abbiamo conosciuto i bambini di strada, creature abbandonate dai genitori o che preferiscono la strada ad una casa dove subiscono maltrattamenti e violenze dal secondo o terzo compagno della madre.

Però abbiamo visto molti di questi bambini vivere nelle case-famiglia, dove hanno amore e cibo e dove ritrovano il sorriso; non ancora o non sempre i più grandi, che ti fissano con uno sguardo indagatore e consapevole, non sempre sereno, e che hanno, forse più che gli altri, bisogno di amore.

E ne abbiamo visti tantissimi altri, che vivono nella propria famiglia, più o meno unita, frequentano i nostri asili e scuole (talvolta fino alle superiori), i nostri centri di accoglienza, i nostri oratori, dove ricevono non solo cibo, ma affetto, assistenza, istruzione e dove possono passare alcune ore o la giornata intera in un ambiente pulito e accogliente studiando e giocando, cantando, facendo sport, acquistando abilità manuali e professionali, per preparar- Anche quest’anno siamo andati in Brasile per verificare lo stato di salute delle nostre opere, esaminare i nuovi progetti, valutare come distribuire gli aiuti che da Voi costantemente pervengono.

Sulla carta geografica potete vedere le città e i villaggi che abbiamo visitato e poi Vi diremo anche che cosa è stato fatto in questi ultimi tempi , ma prima di tutto ci piacerebbe cercare di comunicarVi un poco delle emozioni che abbiamo provato.

Ad Abaetetuba, abbiamo ancora negli occhi la visione sconvolgente di famiglie che abitano in un bairro di palafitte sulle rive del fiume Tocantins, ultimo affluente del Rio delle Amazzoni, dove la terra di base (era stagione secca e le palafitte erano alte sull’acqua stagnante, con fogne a cielo aperto) è formata da immondizia.

Su una delle tante isole di quel fiume, una domenica abbiamo assistito ad una messa partecipata, cantata, rumorosa ed allegra: un sentimento religioso assai forte unito ad un desiderio prorompente di vita e di gioia, contro la povertà e le difficoltà.

Ci han poi colpito particolarmente la povertà francescana della missione sul Rio Maturacà e l’amore e la dedizione assoluti dei due missionari verso la piccola popolasi

ad una vita autonoma e decorosa.

Abbiamo conosciuto suor Luzia, che vuole costruire la “Casa delle bambine felici”.

Abbiamo conosciuto suor Margarida, che a

81 anni ha ancora la testapiena di progetti per aiutare sempre più bambini.

Abbiamo conosciuto suor Ida, che si occupa di un centro di accoglienza diurno di recente realizzazione, ancora aperto sia alle intemperie meteorologiche sia ai furti notturni, ma è solo l’inizio.

Abbiamo constatato l'abnegazione di vescovi, padri, suore e volontari (fra cui diversi italiani)c he lavorano per migliorare le condizioni di vita dei nostri bimbi e offrire loro delle possibilità di lavoro per quando saranno grandi.

E adesso vogliamo appunto brevemente accennarVi i progetti che quest’anno l’Associazione ha adottato, anche grazie alla generosità di singoli soci:

• abbiamo realizzato tre pozzi per rifornire di acqua due villaggi di indios Yanomami a Maturacà, oltre che dotare di servizi igienici e cucina la scuola della missione.

• è iniziata la ristrutturazione dell’ospedale di Taracuà gestito dalle suore salesiane; nello stesso villaggio è stata realizzata una fabbrica di mattoni.

• a S.Gabriel è stato finanziato un laboratorio artigiano dove le donne indigene intrecciano borse di fibra della palma tucum.

• è stata inaugurata la palestra del nuovo oratorio di Juina, annesso all’asilo Vasco Papa.

• a Nova Contagem, dove – come avevamo previsto - le necessità sono veramente enormi, è stato iniziato il nuovo centro di accoglienza Maria Auxiliadora (620 ragazzi

sono già seguiti nel Centro Chiara Palazzoli, altri 400 dovrebbero affluire in

questo nuovo centro).

• a Belo Horizonte abbiamo finanziato la costruzione di una grande sala per accogliere un centinaio di bambini della Comunità S. Giovanni Bosco. Sempre a Belo Horizonte, il finanziamento di un corso preuniversitario sta dando ottimi

risultati e due degli studenti universitari aiutati da soci dell’Associazione si sono laureati.

Come sempre, molto resta ancora da fare; abbiamo preso nota di molteplici necessità e ci auguriamo che la vostra grande generosità ci consentirà di non deludere le aspettative di tanti poveri.

Patrizia con Valerio, Enzo, Costanza, Contardo e Maria Teresa

Via L. Baitelli, 28

25127 Brescia BS

C.F. 98054510171

Tel.-fax 030.322141 cell. 333.3224057

E-mail: ass.carlomarchini@libero.it

http://digilander.libero.it/carlomarchini/

Per inviarci il contributo annuo di 200,00 potete utilizzare il c.c.postale n° 12275251

intestato all’Associazione Carlo Marchini Onlus

o effettuare un bonifico bancario a:

Banca Agricola Mantovana

ABI 5024, CAB 11200, c/c 67654.17

Bipop - Carire

ABI 5437, CAB 11205, c/c 900

Banca Nazionale del Lavoro

ABI 1005, CAB 11200, c/c 37103

Banco do Brasil

ABI 3465, CAB 16, c/c 1000025143

Associazione Carlo Marchini-Onlus

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