Normalmente quando si assiste a conferenze che trattano temi scomodi come la fame e la povertà, il sentimento che prevale su tutti è l'angoscia, a cui si aggiunge un senso di impotenza. Ieri, in occasione dei vent'anni dell'anniversario di morte di Carlo Marchini e dei vent'anni di nascita dell'associazione che porta il suo nome, il tono delle testimonianze non ha voluto far emergere un sentimento di pietà e compassione,bensì, enfatizzare i risultati conseguiti, ha reso orgogliosi tutti coloro che in questi anni hanno deciso di donare tempo e denaro all'associazione. Dal 1992 ad oggi, i denari raccolti sono serviti per realizzare parte dei progetti delle opere Salesiane in Brasile, come ad esempio oratori,scuole e case famiglia e sono oltre 13.000 i bambini e i giovani che hanno avuto un pasto quotidiano, un giaciglio per la notte e, quindi, la possibilità di crescere con la speranza di un futuro migliore. Oltre ai saluti istituzionali della presidente Eugenia Lombardi Platto, è stata particolarmente applaudita la presenza di Suor Chiara Cazzuola, membro del Consiglio Generale delle Suore Salesiane che da Roma è venuta a ringraziare i contribuenti e a sottolineare la trasparenza e l'ottimo lavoro svolti dall'associazione, i cui costi di gestione non superano l'1% del totale dei fondi raccolti. «L'associazione - ha detto Suor Chiara- ogni anno si differenzia per l'ottima gestione e la garanzia di serietà e buone intenzioni che offre a chi desidera donare. È importante aiutare i bambini nel loro presente per riuscire ad incidere sul loro futuro. Sono molte le soddisfazioni che regalano questi ragazzi: alcuni, terminati gli studi, tornano da noi perché hanno deciso di utilizzare le loro competenze per aiutare a loro volta giovani bisognosi».

Alice Consolati