Carlo Marchini Onlus, da 20 anni con i più bisognosi
Era il 2 gennaio del 1992 quando Carlo Marchini, in Brasile per devolvere un piccolo contributo alle missioni salesiane in Amazzonia, perse la vita nel Rio Negro mentre nuotava con i ragazzini della missione, tragicamente risucchiato da un gorgo.
Per ricordarlo, otto amici diedero vita all'associazione “Carlo Marchini Onlus” che in questi giorni celebra i suoi 20 anni di operato. L'associazione, che da sempre opera con i salesiani, durante questi anni ha dato vita a numerosi progetti in favore di bambini e giovani bisognosi.
Il primo progetto partì a Barbaceto, in accordo con mons. Tarciso Scaramussa e suor Maria Americo Rolim, una piccola città, questa, adatta ai progetti di un'associazione che muoveva i primi passi.
Laddove sorgeva una favelas ora c'è il Barrio Dom Bosco dove sono presenti un centro d'accoglienza, una lavanderia comunitaria, un centro dopo scuola e l'Istituto “Padre Cunha” che ospita bambini orfani.
Ma Barbaceto fu solo la prima tappa di un lungo cammino solidale fatto con i salesiani. A questa sono seguiti altri progetti nello Stato del Goiàs, dove sorgono un oratorio e il centro giovanile “Padre Giovanni Pini”, e nel Parà, nel nord del Brasile, dove grazie all'associazione è stato eretto il “Centro di Pace Salvo D'acquisto“ che ospita circa 1500 giovani. E ancora in Amazzonia l'associazione ha costruito il centro d'accoglienza “Nossa Senhora da Luz”; la barca-ospedale; un progetto coordinato dalle fma chiamato “ confeção de bolsas de tucum” che offre aiuto alle donne della diocesi di São Gabriel e un piccolo ospedale anche questo gestito dalle fma.
Nel Mato grosso è stato realizzato il complesso “Vasco Papa” che comprende scuole, centri d'accoglienza, un centro comunitario e uno studio dentistico.
L'associazione inoltre supporta progetti ad Asmara, in Eritrea e in Burkina Faso.
In occasione del 20° anniversario dell'associazione Madre Yvonne Reungoat, Superiora Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, ha scritto a Maria Eugenia Lombardi-Platto, presidente della Onlus: «I 20 anni dell'Associazione confermano la maturità e il consolidamento raggiunti. Soprattutto tanta credibilità che si poggia sulla trasparenza e sulla testimonianza di chi la dirige e di chi ne fa parte come socio».