dal Giornale di Brescia dell' 11 aprile 2010
Associazione Marchini con i bambini di Haiti
Il terremoto che ha distrutto Haiti non ha debellato le azioni dei Salesiani e le speranze di chi crede in loro, bensì le ha rafforzate nello spirito di Don Bosco. Come ha testimoniato Maria Eugenia Platto Lombardi, presidente dell'«Associazione Carlo Marchini onlus» - realtà che da lungo tempo collabora con la Congregazione - «contiamo di contribuire a ricostruire, ad Haiti, un Centro di accoglienza di bambini orfani o abbandonati gestito dalle Suore Salesiane». Se ne è parlato all'Istituto Salesiano nell'incontro durante il quale gli amici dell'Associazione «Marchini» hanno approvato il bilancio consuntivo 2009 e quello preventivo 2010.
L'appello, dunque, va alla già appurata generosità dei bresciani, per entrare a far parte della «grande famiglia» che è la «Carlo Marchini». L'Associazione - nata tra 8 amici nel 1992, per ricordare il giovane Carlo improvvisamente morto sul Rio Negro, in Amazzonia - oggi conta ben 3mila soci, il cui obiettivo è alleviare le sofferenze dei bambini poveri del Brasile (ma non solo). Anche Haiti adesso ha lanciato un grido d'aiuto, ancora più forte dopo il sisma. «L'Associazione, che nel 2009 ha raccolto 605.985,85 euro, ha deciso di destinare la quota del 5 per mille, 42.471,08 euro, alle Figlie di Maria Ausiliatrice, ossia alle Suore Salesiane che operano concretamente sul territorio - ha spiegato la signora Lombardi -. Inoltre, il Consiglio ha preso la decisione di stanziare 100mila euro». Le Suore Salesiane gestiscono, in particolare, gli orfanotrofi e, alla luce dell'attuale emergenza, «l'obiettivo è quello di togliere dalla strada il più alto numero di bambini». Nel 75° anno di presenza dei Padri Salesiani ad Haiti, delle loro 9 strutture edificate sull'isola, ne sono rimaste in piedi 4: quelle a nord, non vicinissime a Port-au-Prince.
Sono necessari un aiuto da parte di tutti e un sostegno a distanza peculiare, destinato agli orfani. Si tratta di un «seme» che - grazie al contributo dei privati e al tramite dell'Associazione e dei Salesiani - può germogliare ad Haiti come in Brasile. Lo ha raccontato mons. Flavio Giovenale, salesiano, vescovo da 12 anni di Abaetetuba (nello Stato del Pará), dove la «Carlo Marchini» ha dato vita, nel 2005, al Centro di Pace «Salvo D'Acquisto» e ha realizzato l'ampliamento della Scuola Professionale: si tratta di un centro intitolato a «Cristo Trabalhador» dove vengono attivati corsi studiati in modo capillare, per facilitare ai giovani l'accesso al lavoro.
«La nostra scuola è aperta dalle 7 alle 23 - spiega mons. Giovenale - ed educa i ragazzi con corsi professionalizzanti (cucito, saldatura, artigianato, cucina e matematica); all'interno di un singolo corso sono attivati molti livelli, poiché già dopo i primi i ragazzi trovano lavoro». In questo modo, i giovani possono dedicarsi con soddisfazione al loro primo impiego durante il giorno e, la sera, proseguire nella specializzazione.
Un metodo valido e razionale che funziona a piccoli passi e che evita il rischio di dispersione. Per aiutare i Salesiani a far crescere la pianta della solidarietà ad Haiti e in Brasile, si può contattare l'«Associazione Carlo Marchini Onlus» allo 030/322141 o tramite il sito www.carlomarchinionlus.it.
Alessandra Stoppini