Carissimi amici dell´Associazione Carlo Marchini
Attraverso questo messaggio e la testimonianza viva di una nostra consorella vogliamo per una volta essere Noi, Figlie di Maria Ausiliatrice, che tantissime volte in questi venti anni abbiamo ricevuto e continuiamo a ricevere un aiuto cosí importante, a portare a voi qualcosa, seppur piccolo.
È il nostro “obrigada” per tutto quello che in questi venti anni avete fatto, non per Noi, ma per le bambine ed i bambini brasiliani che hanno potuto ricevere un aiuto concreto, un mattone per costruire, o tentare di farlo, il proprio futuro, perché sia lontano da quello che sembra cosí “normale”, predestinato, in molte zone del nostro Brasile. Un futuro senza sogni, fatto di disillusione, frustrazione, violenza fisica e psicologica, imbruttimento portato dall´alcol, dalle droghe e da una vita senza prospettive di crescita, di poter essere diverso dal proprio padre o dai vicini di casa.
Quante bambine e bambini in questi anni hanno potuto sperimentare un messaggio cosí semplice ma cosí pieno di significato: per noi sei importante, vogliamo prenderci cura di te, un´idea che viene da lontano, dalle periferie della Torino operaia in cui operava Don Bosco, non molto diverse dalle favelas di oggi e che ha attraversato gli anni, i mari e i continenti per scoprirsi sempre attuale e carico di un grande significato.
É seguendo le tracce di questo messaggio che venti anni fa Carlo Marchini é venuto in Amazzonia: non era un santo né un eroe, ma semplicemente una persona a cui “importavano” gli altri, per cui non valeva il “le cose stanno cosí e non si possono cambiare”. E forse nemmeno lui poteva immaginare come la sua testimonianza avrebbe davvero cambiato la vita per tantissimi di quei bambini con cui era andato a fare il bagno in quel triste 2 gennaio: una perdita che é stata capace di diventare generatrice di vita, grazie all´impegno degli amici di Carlo che non hanno voluto che un lutto rimanesse solo un momento di assenza di vita, ma che si trasformasse in un seme, che ha generato, venti anni dopo, una pianta solida e con radici ben salde.
Le persone che aiutiamo come Salesiane abitano in uno dei luoghi piú remoti della Terra, molte volte dimenticati o usati come attrazione esotica per promuovere il turismo nella nostra regione amazzonica: dal cuore della foresta essi hanno trovato un legame, una speranza, un aiuto concreto, nel nome di Carlo e Don Bosco, dall´altra parte del mondo, creando un ponte ideale con le tante famiglie che in questi anni hanno scelto di seguire l´esempio di Carlo e dei suoi amici, prendendosi cura dei nostri bambini.
Ancora un grazie di cuore e l´ augurio che questi possa essere “solo” il primo di tanti anniversari a venire, significherá che il messaggio lasciato da Carlo – MI IMPORTO DELLE PERSONE – continua vivo e significativo.
Manaus, 20 de abril de 2012
Ir. Maria Carmelita Conceição
e FMA da Inspetoria Santa Teresinha