Carlo Marchini Onlus
dal Giornale di Brescia del 7 gennaio 2004

Ai bambini poveri serve generosità


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Mercoledì 7 gennaio 2004



 CRONACA  

Sono trascorsi dodici anni dalla morte di Carlo Marchini e dalla nascita dell’Associazione
Ai bambini poveri serve generosità

 

L’immagine ormai classica di Carlo Marchini insieme ai piccoli brasiliani

  

 «L’Associazione non ci garantisce solo un aiuto economico, ma aiuta a far crescere ed apprezzare la vita a migliaia di nostri bambini». Il grazie è di padre Damasio Medeiros, da poco nominato ispettore provinciale per l’Amazzonia dei salesiani, in visita alla nostra città a dodici anni dalla morte di Carlo Marchini, una tragedia che continua a garantire la vita a centinaia e centinaia di persone. L’«Associazione Carlo Marchini per le opere salesiane a favore dei bambini poveri del Brasile» è infatti nata dodici anni fa, su iniziativa di un gruppo di amici di Carlo. Da allora, ha aiutato oltre cinquemila bambini ed è presente in 22 comunità brasiliane, a fianco dei missionari e delle suore salesiani. La presenza di padre Medeiros ha rappresentato anche un’occasione per fare il punto sulla situazione nel Paese sudamericano al quale il nuovo corso politico sta imprimendo una sostanziale svolta. «Una delle sfide più grandi è di certo quella sociale - spiega Medeiros -. Il nostro è un Paese ricco che sta compiendo piccoli ma importanti passi verso la democrazia e la giustizia sociale, anche se l’eredità di grande emarginazione e di miseria è ancora molto forte. Ci sono migliaia di giovani che nascono, crescono e vivono sulle strade e siamo consapevoli che se non facciamo niente come credenti, tra vent’anni la situazione sociale sarà ancora più tragica. Credo che in questo percorso il nuovo governo sia al nostro fianco, anche perché le riforme sono caratterizzate da una grande sensibilità sociale». Ha ricordato, anche, il grande aiuto che giunge dall’estero - e l’Associazione Marchini, anche grazie all’infaticabile segretario Valerio Manieri, è un esempio di costante collaborazione -, pur in un contesto che si sta modificando: i missionari stranieri sono sempre di meno, a favore dei locali, a dimostrazione di una Chiesa che sta crescendo ed è attiva in una realtà in cui la sua presenza è spesso l’unica a favore dell’educazione, della sanità, dell’assistenza nel senso più ampio del termine. «Ricordiamo spesso l’Amazzonia che è il polmone verde del mondo al punto che ci sono più progetti per salvare la foresta di quanti ce ne siano per le persone e per le popolazioni che rischiano di scomparire», sottolinea padre Medeiros. Nell’anno che si è da poco concluso, la generosità costante degli oltre tremila soci della «Marchini» ha permesso di realizzare tre pozzi per rifornire di acqua due villaggi indios Yanomami a Maturacà, oltre che dotare di servizi igienici e cucina la scuola della missione; di iniziare la ristrutturazione dell’ospedale Taracuà gestito dalle suore salesiane: nello stesso villaggio è stata anche aperta una fabbrica di mattoni. Ancora, a Sao Gabriel, la località nel nord del Brasile in cui è morto Carlo Marchini, è stato finanziato un laboratorio artigiano dove le donne indigene intrecciano borse di fibra; è stata inaugurata la palestra del nuovo oratorio di Juina; a Nova Contagem è stato avviato il nuovo centro di accoglienza che, affiancato a quello già esistente, permette di seguire oltre mille ragazzi. Infine, a Belo Horizonte la «Marchini» ha finanziato la costruzione di una grande sala per accogliere un centinaio di bambini della Comunità S. Giovanni Bosco. Sempre a Belo Horizonte, il finanziamento di un corso preuniversitario sta dando ottimi risultati e due studenti universitari aiutati dall’Associazione si sono laureati. Chi volesse unirsi al lavoro e all’entusiasmo dei sostenitori della «Marchini» può telefonare allo 030 322141. a. d. m.

 

 



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