Carlo Marchini Onlus
dal Giornale di Brescia del 27 gennaio 2001

A nove anni dalla morte di Carlo Marchini, attiva l’Associazione legata al suo nome


A nove anni dalla morte di Carlo Marchini, attiva l’Associazione legata al suo nome
In Brasile, per i bimbi poveri
Aiuti a distanza, un nuovo Oratorio e un Centro di accoglienza

 

Una famiglia Yanomami, nel nord del Brasile

 

  

Sono trascorsi nove anni da quel gennaio 1992 quando il bresciano Carlo Marchini perse la vita nelle acque del Rio Negro, nel nord del Brasile. Poco dopo la sua morte, alcuni amici decisero di legare il suo nome ad un’Associazione che operasse a favore dei bambini poveri del Paese sudamericano. Da un piccolo seme, sono germogliate e maturate grandi opere. Sono oltre duemila i bambini aiutati a distanza dai soci dell’«Associazione Carlo Marchini-Onlus per le opere salesiane a favore dei bambini poveri del Brasile», associazione che ora fa parte de «La Gabbianella», il coordinamento per l’adozione a distanza al quale fanno capo altre 42 realtà a livello nazionale. Gli aiuti nei confronti dei piccoli brasiliani si concretizzano non solo con la garanzia di un’educazione per il singolo, ma in un insieme di opere che favoriscono la crescita e lo sviluppo delle varie comunità in cui i volontari bresciani svolgono la loro attività a fianco dei missionari salesiani. Tra le novità, l’inizio dei lavori di recinzione del terreno donato dal Comune ad Aparecida de Goiania. Qui nascerà il nuovo Oratorio che ospiterà un buon numero di bambini poverissimi, già individuati dalle suore che lo dirigeranno. Il Centro di accoglienza verrà realizzato grazie all’aiuto concreto di due soci che hanno proposto di chiamarlo «Centro giovanile don Giovanni Pini», allo scopo di ricordare il sacerdote bresciano che ha dato grande impulso ai pellegrinaggi religiosi e che è mancato improvvisamente a Lourdes due anni fa. Inoltre, il Centro di accoglienza «Chiara Palazzoli» a Nova Contagem, che oggi ospita in due turni 250 bambini, è stato dotato, grazie alla generosità della famiglia di Chiara, di una sala informatica che consentirà di fornire una adeguata preparazione ai ragazzi più grandi, favorendo così la loro formazione ed il loro successivo ingresso nel mondo del lavoro. Ancora, l’opportunità di visitare - da parte di alcuni volontari bresciani, in primis l’infaticabile Valerio Manieri - due tribù di indios Yanomami a Maturacà nel nord dell’Amazzonia, è stata l’occasione per conoscere le loro esigenze e fornirgli attraverso i Salesiani che li seguono canone e indumenti per i 370 bambini che frequentano la scuola. «Durante l’anno abbiamo dovuto cambiare ancora diversi bambini: per qualche padrino è stato un dispiacere, ma il meccanismo dell’adozione a distanza e le condizioni in cui lavoriamo ci obbligano a farlo: il nostro non vuol essere un sostegno per tutta la vita e se, per fortuna, un buon numero di bambini è ormai uscito dallo stato di indigenza iniziale dobbiamo esserne felici - spiegano all’Associazione -. È nostro dovere rivolgere l’attenzione ad altri bambini più bisognosi. Altri, invece, non frequentano più i nostri centri a causa di trasferimenti o di problemi che hanno avuto nei rapporti con le famiglie». Durante l’ultimo viaggio in Brasile le autorità locali, riconoscenti per il lavoro svolto dall’Associazione bresciana a favore dei giovani di Juina, hanno concesso la cittadinanza onoraria a mons. Franco Dalla Valle e a Valerio Manieri, segretario dell’Associazione stessa. Chi volesse ulteriori informazioni sull’Associazione Carlo Marchini può telefonare ai numeri 030322141 oppure 0330518448.

 

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