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Anita Loriana Ronchi
Sarà un «punto di irradiazione» per la trasformazione dei quartieri circostanti dove, oltre alla miseria, persistono ancora l’isolamento e l’insicurezza delle popolazioni. È in fase di completamento il nuovo Centro di accoglienza nella città di Abaetetuba, nello stato del Parà, dedicato a Salvo D’Acquisto, il ventitreenne carabiniere (ed ex allievo salesiano) che sacrificò la propria vita in un atto eroico. Alla realizzazione della struttura, che sorge nella missione salesiana gestita da mons. Flavio Giovenale, ha contribuito l’associazione «Carlo Marchini» onlus per le opere salesiane a favore dei bambini poveri del Brasile, che ieri ha celebrato la propria assemblea per l’approvazione del bilancio e per procedere al rinnovo del Consiglio che resterà in carica nel prossimo triennio. Ai lavori - introdotti dalla presidente Maria Eugenia Lombardi Platto - hanno partecipato diversi testimoni che hanno raccontato della loro esperienza in missione. Don Rossano Sala - direttore della Casa salesiana di Brescia (frequentata da circa 500 ragazzi, fra scuole medie, superiori e corsi di formazione) - ha ricordato il messaggio del padre fondatore, Giovanni Bosco, esortante all’impegno costante nei confronti dei giovani. L’associazione Marchini, grazie alla generosità dei soci, ha potuto devolvere nel 2004 più di mezzo milione di euro per i piccoli ospitati nei numerosi centri brasiliani e 75mila euro alle suore ed ai missionari che si sono presi cura degli orfani dello tsunami, in India e in Thailandia. Lo scorso anno sono stati portati a termine anche l’Oratorio di Juina, nel Mato Grosso, ed il Centro Nossa Senhora Auxiliadora, a Nova Contagem, nel Minas Gerais. Il progetto del nuovo Oratorio di Abaetetuba, che sarà inaugurato il prossimo 24 maggio, è stato illustrato dallo stesso vescovo salesiano della città. Il Centro, posto nel cuore di una provincia che annovera 125mila abitanti, sarà articolato in tre parti - ha spiegato mons. Giovenale -: un’ala sportiva, un ambulatorio medico ed un centro sociale. «Porteremo avanti il lavoro iniziato 12 anni fa per la Pastorale dei minorenni - ha detto il vescovo -, quindi con bambini e adolescenti in situazioni di rischio, attivando doposcuola e corsi di formazione professionalizzanti. Incrementeremo con i nuovi impianti la pratica sportiva, che - abbiamo constatato - permette il prolungamento della permanenza dei ragazzi, riducendo così il pericolo della malavita e dell’aggregazione in bande». L’opera dovrà servire anche la popolazione adulta (specie nella fascia serale), con la proposta di cinema, ballo ed altre iniziative, utili per far uscire la gente di casa e far superare il timore per la dilagante delinquenza. Come detto, sempre ieri, nel corso della riunione, si è proceduto al rinnovo del Consiglio del sodalizio. Si tratta, in realtà, di una conferma, dato che il Direttivo è stato rieletto in toto e continuerà, pertanto, a guidare la «Carlo Marchini» nel solco dell’esperienza consolidata.
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